Competenze per no profit

Parla il fondatore Spazzoli: siamo alla ricerca di un nuovo paradigma di business che coniughi etica, lavoro e innovazione. Le realtà già esistenti e l’idea di partire dall’Isola per un modello da esportare nel Sud d’Europa

Un master in management e controllo delle imprese socialmente innovative giunto alla seconda edizione ed ai blocchi di partenza a Palermo e Messina. Lo organizza Fair Sud in collaborazione con Community: obiettivo è incentivare la condivisioni di progetti-prodotti-servizi formativi ma soprattutto formare manager capaci di operare in questo contesto. Si parte dal Sud e dalla Sicilia in particolare con una ambizione: «replicare questo modello in tutto il Sud Europa». On line c’è un manifesto all’indirizzo https://www.fairsud.org/ e come spiega Federico Spazzoli fondatore di Fair Sud «riteniamo che in Sicilia ci siano eccellenti imprese innovative, da rafforzare e da consolidare nei percorsi di crescita organizzativa e manageriale, con un occhio attento all’attività di strutturazione del Modello di business». Da qui la creazione di un percorso scientifico di eccellenza, rivolto a imprenditori, professionisti, manager e dirigenti, per «consolidare l’infrastruttura scientifica dell’isola».

Domanda. Quali sono le imprese socialmente innovative?
Risposta. Le imprese socialmente innovative sono quelle che hanno una gestione economico finanziaria ordinaria, stanno a mercato senza richiedere fondi e sussidi vari, ma contemporaneamente apportano un beneficio al territorio in termini culturali, ambientali e soprattutto sociali e di legalità, in un territorio come quello siciliano, misurando la propria azione con la metodologia dello Sroi e dell’impatto sociale. Distinguere quindi chiaramente il non profit vero e proprio, associazioni di promozione sociale, volontariato e cooperative sociali che lavorano con fondi pubblici, dalle imprese socialmente innovative che possono essere ad esempio società Benefit o Spa o anche imprese
sociali. Il discrimine con il tradizionale mondo non profit è quello della modalità di gestione aziendale, a mercato, e della misurazione dell’impatto sul territorio in senso ampio.
Rispetto al profit invece il contributo deve essere chiaramente indirizzato al territorio, piuttosto che a un singolo imprenditore, e ai vari portatori di interesse locali.

D. Che tipo di professionalità volete formare?
R. Le professionalità sono molto articolate e difficili da reperire sul mercato poichè devono coniugare esperienza manageriale nelle imprese sociali, ad esempio, con anche metodi chiari di gestione economica e finanziaria che permetta alle organizzazioni di stare a mercato. Un professionista a tutto tondo, un manager che delega, controlla, promuove l’innovazione di processo e di prodotto nella propria organizzazione, ma che al contempo ha un occhio determinante sulla gestione strategica e ordinaria. Per chi è interessato può scrivere a direzione@centrostudicommunity.com

D. Un master in Sicilia, perché?
R. La Sicilia è una terra di straordinarie imprese innovative come Addiopizzo travel e Addiopizzo store, oltre alla Cooperativa QuetzalModica.
Riteniamo che l’infrastrutturazione scientifica realizzata con il Master sul territorio, possa essere un elemento costitutivo di un nuovo paradigma, di un nuovo modello di business, che coniughi etica e business, lavoro e innovazione. I nuovi modelli di business nazionali e internazionali non potranno più prescindere da queste tematiche;

D. Quale è l’innovazione per le non profit?
R. L’innovazione tipica delle non profit è quella di processo mentre il tradizionale for profit lavora prevalentemente sul prodotto. Ora c’è bisogno soprattutto di innovazione di processo, poiché sono mutati tutti i punti di riferimento e le tradizionali organizzazioni, for profit ma anche non profit che lavorano solo con il pubblico, semplicemente non riescono più a sopravvivere. Per questo motivo una delle forme organizzative più efficaci ed efficienti nel medio periodo sono quelle socialmente innovative che lavorano certamente sull’innovazione di processo, mutando i paradigmi aziendali tradizionali, ma anche necessariamente di prodotto, dovendo aggiornare, confrontare, promuovere i  prodotti e servizi completamente a mercato. (riproduzione riservata)

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